lunedì 28 aprile 2014

Il sogno americano

Cari Amici,
una delle prove tangibili dell'esaudimento dei sogni di ogni emigrante che parte poveraccio e diventa benestante nella terra d'oltreoceano, é la possibilità di trascorrere con leggerezza un fine settimana da Signori a New York.
Questo é il racconto breve del nostro fine settimana alla faccia di tutti gli uccellacci del malaugurio che non credevano nel mio progetto di emigrazione e conseguente successo di vita.
Partiti da Montreal alle 08.00 della mattina, abbiamo raggiunto in piena riserva, grazie a una velocità ottimale per mantenere la media del consumo, il primo distributore di benzina (senza tasse e a ridotto numero di ottani per l'ambiente) in territorio statunitese per riempire fino all'orlo il serbatoio della nostra limousine.
Dopo un viaggio tranquillo, allietato da due ciambelle acquistate alla stazione di rifornimento e alcune tartine preparate dalla mia signora, abbiamo raggiunto un ottimo motel a soli 75 minuti dal centro di NY e a pochi passi da un SuperWalmart e un outlet di primissimo livello. 
L'hotel, dotato di un gigantesco parcheggio gratuito e di ogni ben di dio a colazione, tanto da costrigerci a prendere qualche frutto e altre vivande per il resto della giornata, ci ha accolto con la notoria discrezione americana tanto che nessun elemento dello staff parlava una parola di inglese.
A NY tutto é andato bene, sole, caldo, camminato tantissimo e mangiato un'ottima pizza in un posto noto per l'autenticità della pizza e del locale. La vera pizza portata a New York dai primi emigranti italiani a inizio secolo. Tutto é originale e come allora, la ricetta della pizza (buonissima), lo stato del locale, i piatti e le tovaglie mai lavati da allora e gli stessi camerieri che, con grande passione e abnegazione, nonostante l'età si danno da fare che é una meraviglia. Le guide decantano Salvuzzo, questo é il nome del ristorante, per la qualità della pizza e il degrado del locale. Tutto confermato.
In 4 abbiamo speso 25$ seduti, mangiati e bevuti in centro a NY.
La giornata é stata piena di cose nuove e abbiamo approfittato di tutte le meraviglie della Grande Mela senza badare a spese: visita alla stazione ferroviaria, tutta la 5th Av. a piedi in andata e ritorno, visita libera in tutti i negozi, assaggi gratuiti in ogni dove e visione senza limiti delle vetrine dei giocattoli. I bambini sono stati bravissimi e con un ghiacciolo messicano, tre fette di pizza e una sprite, integrati dalle leccornie rimaste con noi dalla prima colazione, si sono ben nutriti e rinfrancati per le 11 ore di camminata quotidiana. Nonostante le mie insistenze per prendere un taxi o la metropolitana, hanno addirittura preferito camminare tranquillamente, piuttosto che correre a perdifiato, rincorsi dal controllore o dall'autista del taxi che fanno di tutto per poter strigere forte la mano del papà che li aveva ringraziati per il passaggio gratuito offerto abitualmente alla nostra famiglia.
Al rientro in albergo una tisana, offerta dai dispenser già preparati per la prima colazione, senza disturbare il portiere che si riposava all'ingresso, hanno donato il tocco finale per una giornata piena di "gourmandises". 
Il giorno dopo abbiamo assaltato l'outlet e con tre sacchettoni a 0,50$ al pezzo abbiamo completato il guardaroba estivo con pezzi pregevoli delle collezioni degli ultimi 10 anni. Una vera cuccagna e i bambini increduli chiedevano: "...ma papà ci compri davvero tutto???". 
Quando mia moglie mi ha fatto notare che nel grande magazzino dove stavo acquistando uno stock di mutande e calze per i prossimi 5 anni, c'erano solo clienti hassidik, conoscendo la loro passione per la biancheria intima di alto livello, ho capito che eravamo nel posto giusto. 
E alla fine del viaggio, crepi l'avarizia, ho preso da Walmart anche due reggiseni per la mia signora e, per il primogenito, due scarpini di calcio assortiti con il dispositivo antitaccheggio integrato. Pensate che li ha messi nel negozio ed é corso fuori senza più fermarsi fino all'auto che era già in accelerazione per la gioia.
Sono felice, qui in America siamo ricchi !!!

venerdì 14 marzo 2014

Primavera

Avenue du Parc - Montreal giovedì 13 marzo 2014
Il clima non é un problema, ma ieri notte sono caduti 25 cm di neve e la temperatura il mattino seguente era a -16 con vento e temperatura risentita -25.
Ok, si può sopportare, c'é di peggio, il clima non é un problema, ma qui si va avanti con freddo, vento e neve da novembre, 5 mesi sono lunghetti,  le previsioni non sono confortanti e adesso ha ripreso a nevicare. Nel frattempo siamo in campagna elettorale anticipata e il 7 aprile ci saranno le elezioni per il governo della provincia. 
PQ, PLQ, CAQ, QS sono i 4 partiti che si sfidano tra economia, separatismo, carta dei valori, corruzione, scuola e sanità. Ci sarà un governo maggioritario? PKP, il tycoon dei media, uno degli uomini più ricchi e potenti del Canada che é sceso in campo con il PQ, sparigliando le carte e agitando il Canada, riuscirà a diventare ministro? 
Il 16 marzo si festeggia St Patrick, patrono dell'Irlanda, ci sarà un grande defilé al freddo e poi tutti in birreria.
Buona Primavera.

lunedì 10 febbraio 2014

Romano ne "La Grande Bellezza"

Ho visto "La Grande Bellezza". Lo trovo magnifico. Non credo vi interessi la mia opinione, del resto non sono né un giornalista, né un critico. Non prendete questo post come prova della mia presunzione, peraltro vera. Voglio solo usare il blog come taccuino per poter recuperare con facilità la frase di Romano, il personaggio interpretato da Carlo Verdone. Solo per potermela ricordare.


"Ho trascorso tutte le estati della mia vita a fare propositi per settembre, ora non più. Adesso trascorro l'estate a ricordare i propositi che facevo e che sono svaniti, un po' per pigrizia, un po' per dimenticanza. Che cosa avete contro la nostalgia, eh? É l'unico svago che resta per chi è diffidente verso il futuro. L'unico. Senza pioggia, agosto sta finendo, settembre non comincia e io sono così ordinario. Ma non c'è da preoccuparsi. Va bene. Va bene così."

martedì 28 gennaio 2014

Ancora più freddo.

Checché ne dica Claudia, quest'anno a Montreal il freddo é mooooolto freddo, lungo, tenace e doloroso. Nonostante i -27C, tutto funziona, black-out elettrici a parte causati dall'aumento di energia domandato dalle necessità di mantenere una temperatura accettabile negli edifici e in tutte le situazioni a rischio. Un pò come accade nelle settimane estive di grande calore quando l'assorbimento energetico per abbassare la temperatura fa temere il peggio.
Adesso é il freddo che ci martella. E i tubi scoppiano, l'auto fatica a partire, le porte non si chiudono, i negozi sono invasi dalle pozzanghere, non puoi dimenticare cappello e guanti, i guanti cadono nelle pozzanghere del negozio, il cappello cade nelle pozzanghere del negozio, il passeggino si incastra nella neve e allora se il pupo é piccolo lo metti nel bob che tiri sudando come un bue muschiato. Insomma parafrasando un vecchio amico che diceva che le corna non valgono se fatte in terra straniera, io direi che i sacramenti non valgono se detti anche ad alta voce in terra straniera!