lunedì 29 novembre 2010

Amo il Québec e l`Ontario laici

Et voila, les lunettes roses. 
Dopo "il peggio di", ecco i motivi principali per cui, dopo poco più di 4 mesi, sono felice di essere emigrato.
I miei riferimento sono una città di più di 3 milioni di abitanti (se includiamo Laval e le periferie) con una popolazione composta per il 60% da immigrati. Certo, sono ingenuo e non conosco la vita, non vivo in un quartiere ghetto e ho il lavoro, non penso al futuro e sono ottuso.
Mi ricrederò ? Forse o forse riuscirò a vedere i 10 difetti del post precedente risolversi con civiltà e senso sociale (bidet escluso...). Emigrare in Québec é difficile, ma fino ad oggi, per me, é una fortuna.

Perché amo il Québec ?

1 a 45 anni ho avuto la possibilità di un lavoro che mai mi sarebbe stato offerto, alla stessa età, in Italia senza   essere iscritto a una "associazione" di amici
2 un bambino di quasi 7 anni può andare a scuola piedi, per un tratto breve, attraversando 2 incroci, in piena città in ora di punta (il Brigadier Scolaire ferma le auto e lo accompagna nell`incrocio)
3 l`informazione di giornali e televisione (anche statali) é critica, dinamica e non schierata al fianco del potente di turno
4 se invio dei documenti in originale per posta ordinaria a un ufficio amministrativo me li restituiscono per posta ordinaria entro i tempi indicati
5 posso andare in autostrada senza troppa paura perché il limite di velocità di 100 km/h é rispettato e i controlli sono frequenti
6 se sono un bambino sono il re del Mondo
7 se sono una bambina sono l`Imperatrice del Mondo
8 le banche sono aperte fino alle 20.00 almeno 1 giorno a settimana, in banca posso entrare con le chiavi in tasca e l`impiegato si scusa se sono rimasto in fila troppo tempo
9 con internet posso fare tutto e se vado al museo di belle arti non pago il biglietto neppure per il guardaroba e per la custodia del passeggino più grande del Mondo
10 non ho bisogno di "nessuno" per compilare la dichiarazione dei redditi e per ricevere puntualmente i sussidi per l`infanzia o i documenti per l`immigrante o  l`aiuto che mi spetta
11 a Montreal posso usare più di 300 km di piste ciclabili, durante le ore di punta passa un autobus ogni 10 minuti, la metropolitana é pulita e sicura
12 se sono straniero sono una risorsa per il Paese. Se sono straniero e seguo le Leggi sono una ricchezza per tutti e aiutarmi é divertente.

Alessandro ama l`Ontario perché:

1 Se mi metto in coda ad aspettare il mio turno, non sono un cog...ne; e se lo insegno a mie figli, non aspetteranno il loro turno per sempre
2 Sto gia' mettendo da parte i soldi per fare studiare i miei pupi e il Governo Provinciale mi dara' altri soldi, se riusciro' a metter i miei da parte per i pargoli. I soldi che sto mettendo da parte per i miei ranmpolli sono quelli che mi da il governo provinciale da quando sono arrivato qua
3 E' cosi' grande che non riusciro' mai a girarlo tutto: saro' un perenne turista nel mio paese!
4 Chi commette reati viene allontanato dalla societa' e non eletto per rappresentarla
5 All'aeroporto c'era una grande scritta WELCOME, uguale a quella ripetutami sin da quando ho mandato l'application all'ambasciata, perche' i canadesi non spruzzano il detersivo sui sedili della metro in cui mi seggo ogni mattina
6 Tutte le persone che incontro sanno come sto, perche' me lo chiedono e aspettano la risposta
7 Mia moglie ha trovato lavoro dopo 2 mesi e non le hanno chiesto di lavorare fulltime per una paga partime,ne' di farlo in nero
8 Ho la possibilita' di lavorare per il Governo dopo 8 mesi di residenza, senza avere amici deputati, sorelle escort o padrini mafiosi
9 Se ho voglia di fare qualcosa non ci riesco, perche' la lista degli eventi, attivita' sociali e culturali, ristoranti, parchi, lapdance bar e' troppo lunga
e mi confondo
10 Quando ci sono le elezioni non c'e' la possibilita' che Gelmini, Berlusconi, Chicchitti, Fini, Carfagne, Bozzi, Borghezi, Casini, Cuffari, Lombardi, Mastelli, ... riescano a presentarsi una seconda volta perche' o sono in galera o sono vergognati

martedì 23 novembre 2010

Odio il Québec

É fondamentale anche per un blogger dilettante seguire il mercato. Il mercato comanda e l`imprenditore, se ci riesce, anticipa. In ogni caso non deve perdere troppo tempo per calvalcare l`onda. Anche in seconda fila, ma deve calvalcare quell`onda, costi quello che costi.
Cosi`, per rispettare le esigenze del pubblico e per non perdere troppo tempo ho deciso di entrare in risonanza con il Signor Blog di Simona e con il programma di Rai3 di due animatori sconosciuti detti Bobbo Saviano e Fazzio Fabbio.
La lista. Anche nel mio blog deve esserci una lista, un elenco, una classifica, un insieme di citazioni e di commenti che possano accompagnarci nei prossimi giorni.
Svolgimento: io scrivo una lista basata su un tema, voi, se mai ci siete, leggete piu`o meno interessati. Nel caso in cui vogliate giocare scrivete una vostra lista nei commenti. Per chi é gia`all`estero, il tema della  lista é declinabile per tutte le provincie e nazioni, per chi é stanziale ho preparato un tema alternativo.
Visto che sono stato spesso descritto come un povero ed ingenuo entusiasta, privo di spirito critico e di senso della realta`, ho pensato di ribaltare lo scenario e ho scelto come tema della mia lista, dedicata agli espatriati: le 10 cose negative che ho trovato e che non mi aspettavo di vivere, subire, cercare di evitare o combattere.

Il tema della lista alternativa per gli stanziali é: 10 cose che non vorreste portare con voi e che non vorreste trovare nel Paese d`adozione.

Pronti via, parto con la mia lista. Guardate che picchio senza utilizzare le lenti rosa.

10 cose negative che ho trovato nel Paese in cui sono emigrato e che non mi aspettavo di vivere, subire, cercare di evitare o combattere:

1   Un sistema sanitario pubblico ridicolo e inefficiente che, nonostante i tanti proclami, impedisce ai cittadini di avere un medico di famiglia e ai bambini un pediatra e che impedisce subdolamente l`accesso ai medici stranieri che vogliono lavorare in Quebec
2   Una commistione politica-malavita che sta travolgendo l`amministrazione pubblica provinciale e comunale, cosi`come lo stato centrale federale (vedasi l`inchiesta per costruire un`ala del Parlamento)
3   Una disorganizzazione viaria e un sistema di trasporti ferroviari indegni di un paese moderno
4   Un'incapacita`demenziale nel programmare e rispettare la raccolta differenziata dei rifiuti
5  Un`incapacita`organizzativa e un`approssimazione plateali nell`organizzare attivita`comuni, ludiche e sportive per bambini (campi scuola, recite, corsi sportivi, ecc.)
6     In citta`una manutenzione degli spazi pubblici e delle aree verdi urbane attenta solo alle aree turistiche o alle zone ricche
  Una spropositata tendenza ad effettuare lavori pubblici senza rispetto di budget e senza alcuna considerazione dei flussi di traffico per poi avere strade con buche vertiginose, ponti malfermi e viadotti in via di sbriciolamento
  L`abuso illimitato delle risorse energetiche e l`assenza di preoccupazione nel singolo cittadino  per l`inquinamento ambientale
9   Un sistema politico che permette a una minoranza di governare un Paese cambiando regole e leggi senza alcun contraddittorio o la necessita`di una maggioranza parlamentare
10   Il fatto che le compagnie petrolifere possano liberamente aumentare il prezzo della benzina il giovedì e il venerdì (giorni di paga in cui la classe medio bassa ha i soldi per fare la spesa)

Non ho toccato temi come scuola e lavoro, condizione femminile e cura degli anziani, ghettizzazione e arte del compromesso, non perché non ne veda le mancanze, ma per il numero limite che mi sono imposto.
A chiusura del post desidero aggiungere che i 10 punti oscuri di cui sopra mi sembrano immersi in una societa`magnifica di un paese fiero e accogliente che ha consapevolezza dei propri problemi, che ne sta discutendo animatamente ed educatamente e che ha tutti i mezzi e l`entusiasmo per risolverli.
Emigrare in Canada e emigrare in Quebec é, per me, ancora un grande privilegio e lo rifarei domani.

Adesso tocca a voi.

Simona (la rosa):
Le 10 cose che vorrei non aver trovato:
1. Sistema sanitario inefficiente e disorganizzato.
2. Telefonia mobile ferma a 10 anni fa.
3. Concordo sull'abuso illimitato di risorse naturali e noncuranza degli impatti ambientali.
4. Una societa' dominata dalle banche.
5. Razzismo nascosto dietro la Political correctness.
6. Adolescenti/bambini senza educazione comportamentale e cognitiva.
7. Immigrati italiani di passate generazioni.
8. Monopoli di mercato (tipo TV,Internet,supermercati).
9. Difficolta' ad instaurare rapporti di fiducia.
10. Completa assenza del bidet.

Lucia (il ringhio)
Odio il Québec per:
1. il fatto di avere moltissima difficoltà nel trovare un medico di famiglia e un pediatra.
1 bis i miei sondaggi estenuanti mi dicono che in caso di vera difficoltà il servizio sanitario pubblico è estremamente efficiente. cioè la filosofia è quella della reazione in caso di crisi. manca però la prevenzione cioè il periodico controllo dal tuo medico di famiglia con analisi generali ecc e la visita annuale per i bambini dal pediatra. trovo questo comunque assurdo e la parziale rassicurazione di ospedali che funzionano mi tranquillizza solo in parte.
2. lo scoprire che anche qui la mafia corrompe, è presente, ha interessi, si muove, spadroneggia soprattutto nel campo delle costruzioni ed è sottovalutata e non affrontata con lo stesso impegno dedizione e preparazione dei magistrati italiani
2 bis i monologhi di saviano
3. l'approccio a dir poco miope nella gestione dei rifiuti e nell'attenzione per l'ambiente. credevo di trovare il canada all'avanguardia su questo invece l'ho scoperto arretrato anche a confronto con la mia piccola città di provincia
4. la scarsa attenzione e cura per la propria casa. credevo di trovare le case dell'alto adige ma abitate da emiliani napoletani, palermitani ecc cioè da persone aperte, accoglienti e calorose. in realtà ho capito che l'estrema diffusione di case in affitto determina una scarsa attenzione per il luogo in cui vivi.
5. una generale trasandatezza che pervade un pò tutto. le cose non sono nè brutte nè belle nè fatte bene nè male nè ben curate nè completamente lasciate andare, c'è un senso di non finito, di non curato che non so capire se sia il lato bohemien della vita montrealese o se proprio non abbiano consapevolezza del bello.

Alessandro (il partigiano)
Odio il Canada perché:
1) L'organizzazione dei trasporti pubblici, nel senso della rete e dei prezzi. Una citta' come Toronto dovrebbe avere almeno 10 linee di emtro che la collegano a tutte le citta' della York Region e a quelle piu' vicine della Peel. Dovrebbero esserci abbonamenti piu' convenienti
2) La telefonia mobile, arretrata e cara
3) Il telemarketing la domenica sera e le vendite porta a porta
4) La poca puntualita' degli operai (italiani)
5) L'arroganza e i metodi da italia meridionale dei datori di lavoro italiani di istituzioni italiane (Istituto Italiano di Cultura, ramificazione in Canada del Ministero degli Esteri)
6) Il prezzo della benzina e dell'assicurazione
7) Junior e Senior Kindergarden funzionanti solo 10 giorni la settimana
8) Il costo degli asili per i bimbi sotto l'eta' da kindergarden
9) La strage delle foche autorizzata
10) Il comportamento della polizia durante il G20
Renato (lo stanziale)
10 cose che non vorrei portarmi dietro dall`Italia:
1. Quelli che non pagano il biglietto dell'autobus, tanto nessuno controlla.
2. Usare sempre e solo l'auto per spostarsi.
3. I parcheggi in sosta vietata, doppia e tripla fila.
4. L'arroganza di moltissimi.
5. La difesa a spada tratta dei figli, qualunque cosa dicano o commettano.
6. La differenza tra sanità pubblica e privata soprattutto nei tempi di prenotazione di visite/esami.
7. Il voler finanziare la scuola privata quando quella pubblica avrebbe bisogno di vincere la lotteria tutti gli anni.
8. Il concetto di laicità della cosa pubblica, totalmente svuotato di senso.
9. Doversi spesso arrangiare. Io voglio pagare le tasse e ricevere dei servizi.
10. Questo cavolo di governo!

Francoise (la novità)
Odio il Quebec per:
-Discorso del medico di famiglia;
- I quebecchesi al volante mi ricordano tanto gli italiani, ed io, venendo da 4 anni e mezzi di UK mi ero abituata molto bene se non altro all'educazione al volante;
-ho l'impressione che i quebecchesi non siano il massimo della simpatia ne'educazione ma la mia esperienza troppo breve qui mi permette di esprimere un (mezzo) giudizio basandomi solo sul fatto che non tengono MAI la porta e mi sembrano un po'scontrosi. Ogni volta che trovo un canadese che tiene la porta ed e'molto piu'amichevole, guarda caso e'anglofono ;-)
-I treni: la settimana scorsa dovevo tornare da Montreal a Pointe Claire (a 20 minuti da Montreal, nella West Island) dove vivo e con raccapriccio ho appreso che il treno successivo sarebbe stato 3 ore dopo. Insomma, non mi sembra che le ferrovie siano un mezzo di trasporto a cui affidarsi qui. Anche in questo caso ero stata viziata in Uk dove, nelle ore non di punta, c'erano 2 treni all'ora come minimo. Se non altro passa un autobus ogni 10 minuti.
- Le strade sono in condizioni penose ed i viadotti a Montreal sembra che stiano per crollare da un momento all'altro, forse attendono la tragedia prima di fare qualcosa?Basta andare in Ontario, 45 minuti da dove vivo, per vedere strade decenti. Peccato, pure in questo mi sembra di essere tornata in Italia.

domenica 21 novembre 2010

Week end di fine novembre a Montreal

Come si vive in questa landa disperata, in questo angolo di Mondo descritto da alcuni come un endroit devastato dalla polizia e dal governo sanguisuga, da false illusioni e popolato da immigranti ingenui che vagano per il Mondo inconsapevoli prede del gatto quebecchese e della volpe ontariana? Questo post ha come obiettivo la descrizione di un fine settimana normale di una famiglia media composta da due adulti e due bambini di 3 e 6 anni, arrivati da quasi 4 mesi e senza particolari esigenze o problemi. Insomma un tuffo nella banalità della vita ordinaria di una famiglia media, sana e fortunata.

Il fine settimana inizia con una sveglia alle 08.00 e una normale colazione (yoghurt, frollini con nutella, latte schiumato e nesquik, caffè da moka e un po' di frutta) a cui segue una battaglia senza pietà per prepararsi a uscire di casa prima di mezzogiorno. Ieri la giornata era molto bella, sole e 4 gradi, ma con un po' di vento, allora abbiamo deciso di andare in centre ville in metropolitana e con un passeggino. 
2,75 dollari per adulto e in 25 minuti siamo sbarcati direttamente dentro il centro fiere di Place Bonaventure in pieno centro. Dal 17 al 22 novembre è in programma la Fiera del libro di Montreal e abbiamo scelto di  fare un salto alla fiera anzichè schierarci ai lati di Rue St.Catherine lungo la quale dalle 11.00 si svolgeva il defilè di Pere Noel, una sfilata di carri con musica e animazione che da 60 anni si ripete per la gioia dei bambini e la disperazione dei pediatri (se li trovate). Stare fermi per 2,5 ore a 4 gradi in attesa del passaggio di Babbo Natale ci è sembrata una sfida insana al sistema sanitario provinciale e abbiamo optato per la calma e la climatizzazione della Fiera del Libro. Ingresso 8 dollari per adulto, free per i bambini, percorso facilitato per i passeggini e tantissimi stand con libri infanzia e adolescenza, fumetti e storie di draghi, mostri e pirati. In Fiera ho potuto vedere il Generale Dallare (già a capo del contingente ONU in Ruanda e autore del libro "Ho stretto la mano al diavolo, storia di un fallimento mondiale", ora senatore e promotore di iniziative di aiuto umanitario per i bambini soldato), autori vari che firmavano libri e due piccole esibizioni per bambini. La Fiera non è nè vasta nè frequentata nè piena di eventi e espositori come il Salone del Libro di Torino, ma è accogliente, completa, interessante e molto facile (con ascensori per i passeggini, area baby con forni a microonde, fasciatoio, divani e giochi per i più piccoli). Alle 14.00 siamo usciti e abbiamo deciso di tornare a casa a piedi poco più di 5 km con un passeggino e tre camminatori. Piano piano, tra un parco e l'altro, un divano sfondato e un sacchetto dell'immondizia abbandonato sul marciapiede, un grattacielo scintillante e uno scoiattolo infreddolito siamo arrivati su Du Parc, dove abbiamo fatto la spesa da PA e ricevuto una scatola di Smarties da Nello, il responsabile del negozio che visto un bambino piangere lo ha consolato con le caramelle. Spesa normale (frutta e verdura ottime e di stagione con qualcosa di serra e di importazione USA e Messico), prezzi normalissimi. Arrivati a casa, io sono andato a prendere in auto la parte della spesa più ingombrante (acqua gasata, un lusso al quale stiamo facendo fatica a rinunciare) e alcuni prodotti che non avevamo trovato da PA (feta di vacca cugina di una vacca di mondragone, gelato e mezze libanesi). A cena (gnocchi e erbazzone con torta di mele e cioccolato), alle 20.00, abbiamo avuto degli amici con cui abbiamo parlato di nostalgia, di Quebec, di politica e di scuola. Domenica ci siamo svegliati con il sole e -3 gradi con un po' di vento e temperatura percepita -7°. L'adulto sportiva è uscita a correre, noi ci siamo preparati, facendo colazione e giocando. Poi alle 12.00 siamo usciti a piedi e siamo scesi in città (altri 5 km), direzione Museo delle Belle Arti. Piano piano, con due passeggini questa volta e un bel freddo, siamo arrivati a destinazione. Passeggini e giacche al guardaroba (gratuito), siamo entrati nel museo (gratuito) e siamo andati al laboratorio per bambini (gratuito). Dopo una mezzoretta di disegni, siamo scivolati tra le sale di Napoleone, i fiamminghi e Picasso e alle 15.00 siamo usciti, direzione centro commerciale per acquistare paraorecchi, guanti e cuffie imbottite. A La Baie oggi c'era lo sconto del 25% così abbiamo comperato quello che ci serviva senza ressa e confusione e ci siamo incamminati per il ritorno a piedi. Arrivati a casa con il buio, abbiamo cenato, fatto i compiti e visto un po' di cartoni. Poi buonanotte a tutti. 
Insomma niente di eccezionale, ma un bel fine settimana facile e noioso!
L'altra voce del coro dice che enfatizzo, che non racconto delle incazzature per le corse nel museo, per i guanti che si perdono, per le cuffie che non si mettono, per la pipì che arriva sempre all'uscita dei locali, del freddo becco che ti fa paura pensando all'inverno (siamo in primavera in effetti...) e del mio pessimo carattere.
In ogni caso non si sta male.

giovedì 18 novembre 2010

Svago o la gita fuori porta

Uno degli svantaggi di vivere in Nord America è che non si può fare la gita fuori porta per vedere i mercatini di Natale, a Monreale o a Segesta, a Firenze, a Venezia, a Modena a mangiare il cotechino o a Parma a assaggiare il culatello. Non sembra, ma ci sono alcune cose scontate che qui prima o poi ti mancano. Montreal è bellissima (per me), ma dove andiamo il fine settimana se vogliamo fare un' uscita italiana classica? Da nessuna parte.
Però, New York si raggiunge in 6 ore di autostrada (gratuita).
Così come Boston o il Maine o il Vermount. 
Insomma, non andremo al November Porc, ma dire che sabato mattina andiamo a New York per fare una gita e vedere i regali di Natale fa molto figo! Poi c'è il rischio di incontrare Mastella o Bassolino o il Trota in missione pagata dai contribuenti, ma pazienza.

50 motivi per andare a New York.
MODA - Le zone di moda tra i giovani oggi sono quelli di Williamsburg e Park Slope a Brooklyn. Superato il ponte, doverosamente a piedi (occhio agli uomini-jet sulla preferenziale ciclabile), merita un giro Dumbo, il quartiere delle gallerie e degli artisti. Empire Fulton alla domenica è l’alternativa al tutto esaurito sul verde di Central Park per il pic nic. Per chi vuole rilassarsi fino in fondo, al tramonto c’è pure l’angolo dello yoga. Tornando a Manhattan, in fondo a St. Mark’s Place, via demodé stile Camden Town londinese si trovano tante cose inutili.

ATTIVITA' SALUTISTA - Giocare a freesbe a Sheeps Meadow, in pieno Central Park, vi farà sentire già più a casa. Sempre nel Parco ci si può iscrivere al circolo di tennis. Basta registrarsi per giocare in giornata (www.nytennis.net/centralparktenniscenter.com). Sarete newyorchesi modello quando potrete entrare (e uscire) a testa alta dal playground di West 4, sulla Sesta, uno dei più famosi e competitivi della terra. Si gioca a basket, ma anche a squash coi guanti o a mani nude. Per gli italiani in astinenza da calcio (guardato) il ritrovo è il Nevada Smiths (www.nevadasmiths.net). Vietato ai minori di 21 anni, è il pub con più televisori accesi sul calcio in diretta da tutto il mondo. L’indirizzo più tranquillo è quello del parco di Washington Square, dove potete sfidare a scacchi gli studenti dell’università di Nyu protetti dagli scoiattoli, assoluti dominatori del giardino.

MANGIARE- Il bistrot Lucky Strike (www.luckystrikeny.com), a Soho, è dello stesso proprietario di tre dei più celebrati ristoranti di New York (Pastis, Balthazar e Schiller’s), ma con conto più abbordabile e atmosfera più americana. Stessa clientela: musicisti come manager appena usciti da Wall Street. Momofuku (www.momofuku.com) all’East Village. Dieci portate a prezzo fisso (60 euro, ma le scaglie di foie gras e lychee vale la cifra) per una cena fusion dallo chef più celebrato del momento, David Chang. Peter Luger (www.peterluger.com) a Brooklyn detiene la palma di miglior steak-house d’America. Il problema è che bisogna prenotare almeno 5 giorni d’anticipo. Stile bavarese, camerieri e gestore molto poco cordiali. La miglior alternativa per carnivori è Buenos Aires, nell’East Village (www.buenosairesnyc.com). Con (molti) meno dollari si può mangiare la favolosa Entrana Especial. Per il brunch domenicale, invece, il meglio è Aurora (www.auroraristorante.com), a Brooklyn. A pranzo durante la settimana localini interessanti tra Soho e Nolita. Da Bread (20 Spring Street), serviti da giovani attrici che arrotondano servendo ai tavoli, capite che la gestione è italiana dalla ciotolina d’olio offerta per aperitivo. Altro pesce si mangia da Pearl (www.pearloysterbar.com), nel Greenwich. Accompagnato da vino bianco della casa, seduti alla barra, l’ottimo lobster roll, il panino con l’aragosta. Da segnalare tra le nuove aperture il dessert club Chikalicious (www.chikalicious.com), nell’East Village, il primo ristorante di soli dolci a New York.

LA TOP FIVE DELL’HAMBURGER- I newyorchesi di lunga data si dividono tra P.J. Clarke's (www.pjclarkes.com) e JG Melon (Terza angolo con la 74esima), nell’Upper East. Tra gli hamburger di nicchia si distingue Burger Joint, nascosto tra i lustrini della hall dell’hotel Meridien: posto magico che sa di “old America” (57esima a due passi da Central Park). Per l’ambiente (oltre che per rapporto qualità prezzo del panino) da segnalare Diner (www.dinernyc.com), a Williamsburg: atmosfera da Happy Days, menu del giorno scritto a penna sulle tovaglie e Corner bistrot (Quarta angolo Jane Street), centenario baretto del West Village con birra a tre dollari e scelta gastronomica limitata all’osso: hamburger o hamburger.

BERE QUALCOSA- Imperdibile un “drink in quota” sul terrazzo dell’Hotel Empire (www.empirehotelnyc.com), nell’Upper West, di fronte al Lincoln Center. Atmosfera “old New York” al Rose Bar del Gramercy Park Hotel (www.gramercyparkhotel.com), tra dipinti di Julian Schnabel, camini e tavolo da biliardo illuminato da candele. Aperitivo consigliato al bar dell’Hudson Hotel, rimodernato da Philippe Stark (www.hudsonhotel.com): lobby con soffitto d’edera e stanze ispirate alle cabine dei vecchi transatlantici. Per un semplice caffè,Porto Rico, torrefazione alle porte del West Village (angolo Bleecker Street e Minetta Lane).

L’ANGOLO DELLA CULTURA- Al Moma (www.moma.org), il Museo d’Arte Contemporanea più ricco al mondo, il venerdì pomeriggio si entra gratis. Sei piani (imperdibili i due più alti) e un degno cortile con sculture tra le panchine. Merita una visita, magari al sabato pomeriggio, il PS1, distaccamento del museo nel Queens. Arte americana di livello al New Museum (www.newmuseum.org) sulla Bowery.

ACQUISTI ALTERNATIVI (O DI SECONDA MANO)- Vecchi vinili, ma anche abiti vintage e cibo bio si trovano durante il week end al Flea Market di Brooklyn (www.brownstoner.com/brooklynflea). L’equivalente di 10 Corso Como milanese per lo shopping artistico è Jeffrey (www.jeffreynewyork.com) nel Meatpacking, ex quartiere di macellerie oggi tutto loft di artisti e negozi alla moda. Per gli amanti dei libri si può fare scorta di libri usati a un dollaro da Strand (www.strandbooks.com).

TIRARE (MOLTO) TARDI- Serata del giovedì al Joe's Pub (www.joespub.com). Divanetti di velluto e cucina italiana. Il massimo per cabaret e concerti che svariano dal folk all’hip hop. Venerdì da Nublu (www.nublu.net), piccolissimo bar dell’East Village dove si beve birra fino alle 5 del mattino ascoltando musica live di grande qualità. Sabato invece Shelter (www.clubshelter.com), con i neri maestri della deep house e una terrazza su cui aspettare l’alba. Alternative valide sette giorni su sette. The Box (www.theboxnyc.com) nel Lower East Side. Una ballroom anni Venti resa nobile da spettacoli di burlesque di livello. Per la musica dal vivo, Bowery Ballroom (www.boweryballroom.com). Il miglior jazz si ascolta al Fatcat (www.fatcatmusic.org). Per la serie New York è bella perché varia, localino nel West Village che riesce ad abbinare jam session jazz a tavoli da ping pong e backgammon.
(tratto dal Corriere della Sera di un giorno qualsiasi che non ricordo)

lunedì 15 novembre 2010

FAQ - Emigrare in Quebec ultima puntata

Terza ed ultima puntata del tema "Domande e Risposte".  Lascio lo spazio per un ultimo Speciale FAQ, che preparerò se riceverò qualche indicazione specifica dal gentile pubblico o che mi terrò di scorta in caso di un mio calo di entusiasmo.
Nel frattempo, qui stiamo aspettando il cattivo tempo e il freddo che arriverà nel prossimo fine settimana.  Dopo la visione del programma di Fazio-Saviano, la richiesta di visti per emigrare in Canada o emigrare in Quebec aumenterà? L'Ufficio visti di Roma sta tremando?  Grazie a tutti. Buona giornata.
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D. La mia patente di guida italiana è valida in Quebec?
R. Eh no. Come turista la patente è valida senza alcun problema e senza l'obbligo di avere la patente internazionale, ma come residente permanente hai l'obbligo di convertire la tua patente italiana nella patente del Quebec. L'Italia, paese della Ferrari, di Nuvolari, dei tutor fasulli e dei 200 km/h in autostrada, è uno dei pochi Paesi europeei che si è dimenticato di rinnovare la convenzione di mutuo riconoscimento della patente. La conversione della patente prevede esame orale (test a risposte fisse al computer) e esame pratico con ispettore. Non è difficile, ma è impegnativo, le regole sono in parte diverse (svolta a destra ai semafori rossi, stop, ecc.) e alcuni segnali hanno colori e simboli diversi. Tempi richiesti per fare il tutto: un mese tra prenotazione e effettuazione esame teoria e partica.

D. Esistono i servizi di medico di famiglia e di pediatra in Quebec?
R. Esistono, ma non come in una città di provincia del Nord Italia. Qui è praticamente impossibile avere un medico di famiglia, così come un pediatra. Le liste di attesa sono spropositate. In caso di malattia si va all'ambulatorio di quartiere, in caso di urgenza si va in ospedale. Altrimenti si acquista un servizio di medicina di famiglia privato (dai 1500 ai 3000 $ all'anno per persona). 

D. E' meglio spedire o portare i documenti all'Ufficio visti ? E' meglio farsi spedire o ritirare di persona i documenti dall'Ufficio visti ?
R. E' meglio portarli di persona, ritirare una ricevuta di consegna e essere sicuri che li abbiano ricevuti. E' meglio presentarsi di persona e ritirare i visti, controllare che le informazioni siano corrette e salutare per l'ultima volta l'Ufficio Visti.

D. Devo spedire anche le pagelle con i voti al BIQ di Parigi ?
R. Io non l'ho fatto. Ho spedito i certificati scolastici con voto finale e i diplomi, medie, superiori e laurea fotocopiati e autenticati.

D. Esiste il certificato penale ad uso emigrazione ?
R. Sì. Contrariamente a quanto detto in un precedente post, Simona 2 mi ha segnalato che a Trento è riuscita a farselo fare. Si deve richiedere il certificao USO EMIGRAZIONE (ART. 24 D.P.R. 14/11/2002 N. 313).

D. Posso portare il Parmigiano Reggiano ?
R. Puoi portare fino a 7 kg a persona di formaggio sottovuoto. L'ho fatto e l'ho dichiarato alla dogana. nesuna spesa e un grande sorriso.

D. La banca e il credito ?
R. Nessun problema, qui ti aspettano. Le banche sono rigide e rigorose, ma sono pronte a disputarsi il cliente e l'immigrante è un cliente fedele, lavoratore, serio e motivato, in genere. Da qualche mese ti danno anche la possibilità di avere una carta di credito con 1000 $ di limite, non molto, ma va bene così. In 40 minuti apri il conto e ti danno la carta di debito e gli assegni, l'accesso via internet al conto e una assistenza continua. Le banche sono aperte fino alle 17 o alle 18 e un giorno a settimana fino alle 20.00. State attenti alla banca italiana che per un bonifico dall'Italia al Canada è capace di succhiare 120 euro.

D. La carte Soleil e l'assicurazione sanitaria ?
R. La Carte Soleil è la carta rilasciata dalla RAMQ (il Servizio Sanitario provinciale) che ti riconosce come cittadino che ha diritto all'accesso alla sanità pubblica e che è coperto dalla previdenza sociale. Tra il giorno dell'arrivo in Canada e il rilascio della Carte Soleil trascorrono in teoria 90 gg durante i quali non hai alcuna copertura sanitaria se non per le urgenze. In questo periodo puoi (ma non sei obbligato) essere coperto da una assicurazione privata. Non esiste l'obbligo ma spesso, se hai dei bambini iscritti a qualche attività o se devi fare la patente, ti chiedono la copia di una assicurazione. Il mio consiglio, grazie a Davide , è di stipulare l'assicurazione nei giorni successivi all'arrivo (hai 7 giorni di tempo) via internet con www.bluecross.ca/francais/default.html. Blue Cross è una delle assicurazioni più conosciute e affidabili del Nord America, il palazzo è su Sherbroock vicino al Museo McCord. Il prezzo è meno della metà che in Italia con Europe Assistance. Uno dei vantaggi è che puoi farla della durata che preferisci. Trucco: i 90 giorni iniziano il primo giorno del mese del tuo arrivo, per cui se arrivi in Quebec il 25 del mese puoi fare l'assicurazione per soli 2 mesi...
D. Cosa si mangia a Montreal ?
R.  Molto bene. Abbiamo anche trovato la Pizzeria (Prato su Blvd St.Laurent) con forno "a carbone". Pizza ottima, gentili, prezzi ok e locale adatto alle famiglie. A Montreal puoi fare il giro del Mondo tra ristoranti haute gamme, cinesi, portoghesi, classici, bitro, ecc. Qualità ottima, prezzi abbordabili, servizio più che buono, divertimento e varietà assicurati. Per i ristoranti consiglio la Guida di Lapresse.

lunedì 8 novembre 2010

FAQ - Emigrare in Quebec 2 puntata

Continuo, come promesso, con il tema "Domande e Risposte", variando gli argomenti con domande pre- e post-visto.
A proposito di cialtronate, l`ora legale é arrivata anche in Quebec. Da ieri, siamo a -6 rispetto all`Italia. Se avete domande particolari o curiosità che non riuscite a trattenere, scrivete un commento al post, anche semplicemente come anonimi senza registrare un profilo. Grazie a tutti. Buona giornata.
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D. Quali sono gli interlocutori principali per la pratica del visto?
R. Per il visto come residente permanente in Canada, provincia del Quebec, viene applicata una procedura speciale, perché il particolare statuto di "Stato nello Stato", riconosciuto alla Provincia del Quebec, delega al Ministero Immigrazione Provinciale la selezione dei candidati. Per ottenere il visto, gli uffici di riferimento sono, quindi, due: il BIQ (Ufficio Immigrazione Quebec), con sede a Parigi, per la selezione e il rilascio del CSQ per i residenti europei e l`Ufficio Visti dell`Ambasciata di Roma, per il rilascio del Visto vero e proprio per i cittadini italiani e della regione sud Europa.

D. Come e quando si viene contattati dai due Uffici?
R. Le occasioni di contatto con gli Uffici preposti sono state, nel nostro caso, le seguenti: invio del dossier a Parigi, risposta del BIQ (tramite lettera semplice) per l`assegnazione del numero di riferimento; convocazione al colloquio di selezione al BIQ a Parigi (lettera semplice), colloqui e rilascio immediato del CSQ; invio del dossier all`Ufficio Visti a Roma e risposta (lettera semplice) dell`Ufficio Visti per l`assegnazione del numero di dossier; lettera (raccomandata AR) dell`Ufficio Visti per la visita medica; comunicazione dell`Ufficio Visti (email) con la conferma del rilascio del visto.

D. Come deve essere compilata la lista di esportazione dei beni personali ?
R. Noi abbiamo utilizzato 3 documenti per esportare, sdoganare e importare i nostri beni (comprensivi di biciclette, vino, mobili, vestiti, beni alimentari secchi, ecc.). La lista di carico del trasportatore, una mia lista generale, in excel, in cui elencavo tutti i beni (10 pantaloni, 1 computer, 50 giocattoli bambini, 100 libri, 1 caffettiera, ecc.) in ordine alfabetico che ho consegnato all`Immigration e alla Dogana all`arrivo in aeroporto, un`altra lista (identica alla seconda) suddivisa però per argomenti (vini, elettronica, libri, vestiti, cucina, ecc.) che ho consegnato alla Dogana prima di liberare il container, valorizzandola genericamente in un importo indicativo del valore totale dei beni. Inoltre la lista dei vini era valorizzata a parte, perché i vini sono sottoposti a una tassazione di favore, ma speciale.

D. Esiste un modo per velocizzare le pratiche?
R. Da italiano mi dico che é impossibile che non ci sia, ma io ho provato di tutto e non ho trovato alcuna possibilita`di "accelerazione".

D. Posso portare la mia auto in Quebec ?
R. No. Puoi portare la tua auto solo se sei un turista di passaggio e non riesci a vivere senza il tuo magnifico SUV bianco, con le cromature sul predellino, gli interni poltrona Frau e il simbolo dell`UNICEF sul tetto. Come Residente Permanente la tua auto deve sottostare alle disposizioni in tema di sicurezza stradale che nessuna auto, che non sia venduta in Nord America, possiede. Per cui vendila prima di partire.

D. Quali documenti tradotti in lingua sono utili in Canada ?
R. Certificato di nascita, stato di famiglia, certificato di matrimonio (possibilmente plurilingua, gia`predisposti dall`anagrafe in formato europeo, molto facili, comodi e convenienti), certificati vaccinazioni, libretto pediatrico, cartella dentistica, documenti vari per la scuola (diplomi, pagelle, ecc.).

D. Il certificato penale uso emigrazione, esiste?
R. Credo di no. Esiste il certificato penale-carichi pendenti per uso amministrativo, ma tutti coloro a cui ho domandato mi hanno risposto che non ne esiste uno con la dicitura "uso emigrazione".

D. All`arrivo in aeroporto a Montreal, la procedura di ingresso come nuovo residente é difficile? Quanto tempo si é trattenuti presso gli uffici dell'Immigration?
R. All`arrivo abbiamo trovato dei funzionari gentilissimi, preparati, premurosi e pazienti. Siamo rimasti negli uffici dell`Immigration quasi due ore, perché siamo arrivati in contemporanea con un volo dal Nord Africa e gli uffici dell`Immigration erano pieni, ma ben organizzati e efficienti.

D. In caso di emigrazione di una famiglia, la domanda per il visto deve essere compilata solo dal padre o dalla madre?
R. No, la domanda deve essere compilata dal richiedente principale (sia esso padre o madre), dall`altro congiunto (esistono dei moduli specifici) e dai figli maggiorenni. É importante considerare che anche per il congiunto-non richiedente principale, devono essere inviati diplomi, esperienze lavorative, curriculum vitae, oltre ai moduli specifici.

D. In che lingua é il colloquio a Parigi al BIQ? Che domande ti fanno?
R. Il colloquio a Parigi é in francese e in inglese e serve a valutare la propria motivazione, attitudine e capacita`di adattamento. Serve anche a discutere insieme al funzionario aspetti del proprio dossier che possono contribuire a consolidare la propria candidatura. Il colloquio a Parigi è l`unica occasione di contatto personale con un funzionario. Alla fine del colloquio, se ti viene rilasciato il CSQ, si e`proprio felici.

D. Cosa non c`è in Quebec, rispetto all`Italia, che puo`essere veramente utile e che difficilmente ritroverò ?
R. Il bidet.

Grazie Francesco

Scrivo questo post, molto personale, per ringraziare pubblicamente (che arie che mi do!) una persona eccezionale che ci ha regalato un esempio della bravura, dell'energia e della scienza italiane.
Francesco, anzi il prof. Francesco SIGNORELLI Professore Associato di Neurochirurgia Università degli Studi di Catanzaro "Magna Graecia", è una persona eccezionale a cui vanno la stima, la riconoscenza e l'affetto di un gruppo di persone che grazie a lui hanno ricominciato a sorridere dopo un periodo di grande paura. Francesco è stato incredibilmente generoso, semplice, carismatico e serio. Perderlo, perchè il folle sistema sanitario del Quebec non permette l'accesso di professionalità di cui ha bisogno come dell'aria, per corporativismo, lobbysmo e protezionismo suicida a spese della comunità, è una delle, per ora poche, grandi delusioni di questo Paese.
Grazie Francesco: in questo caso Italia 25 Canada 0.

giovedì 4 novembre 2010

FAQ - Emigrare in Quebec 1 puntata

Premessa: nelle righe successive mi riferirò solo alla mia esperienza personale, ossia all`ottenimento di un visto di Residente Permanente in Quebec come Skilled worker con famiglia al seguito (moglie e due figli di eta`inferiore a 6 anni).
Nei due anni (da febbraio 2008 a luglio 2010) di preparazione del dossier, invio documenti, visite e ottenimento del visto, abbiamo attraversato un deserto di dubbi, timori, preoccupazioni e incertezze, spesso legati all'assoluta mancanza di feed-back.
Il blog di Simona (“Emigrare in Canada”) e le parole scambiate con Simona, Alessandro, Bruna, Claudia e i vari Anonimi, mi hanno aiutato a tenere a freno lo sconcerto e la rabbia per un`attesa che sembrava infinita e che ha, in parte, spento l`entusiasmo e provocato mille ripensamenti.

Adesso, dopo 3 mesi di vita a Montreal, ho pensato di preparare un post con alcune domande che mi ponevo e che cercavo di sopportare con pazienza. Magari non serviranno a nessuno, ma in questo modo, trascorro una serata di riflessione, lasciandomi andare ai ricordi. Se questo post dovesse avere un buon gradimento potrei preparare la seconda puntata o raccogliere le domande ricevute e scrivere un post collettivo. Per aiutarmi a capire se il post vi é utile, cliccate una delle caselle "Reazioni" alla fine del post. Ciao
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D. Per andare in Quebec devo fare domanda al Quebec?
R. Per essere residente permanente in Quebec devi ottenere prima il certificato di selezione (CSQ, vedi il post specifico) del Quebec e poi richiedere il visto permanente al Governo Federale. So di persone che hanno fatto domanda federale per poi venire in Quebec, ma non conosco la procedura, nè di che visti si trattava, nè di che pratiche hanno seguito.

D. Quanto tempo ci vuole per avere il visto?
R. Non meno di un anno e mezzo dall`invio dei documenti al BIQ di Parigi.

D. Devo rivolgermi a un consulente/avvocato o posso fare tutto da solo?
R. Puoi fare tutto da solo. I siti del Quebec, del Ministero dell`immigrazione e dell'Ambasciata sono ben organizzati e completi. Sono solo in Francese e Inglese (tranne quello dell 'Ambasciata in Italia che rimanda comunque a documenti in lingua). Puoi rivolgerti a un consulente/avvocato, ma attenzione a affidabilita`, esperienza e costi.

D. Quali sono i siti di riferimento?
R. I siti ufficiali sono tre e in ordine di consultazione sono: CIC (Citoyennete et Immigration) Ministero Federale Immigrazione http://www.cic.gc.ca/francais/index.asp; MICC (Immigration et Communautes culturelles Quebec) Ministero Provinciale Immigrazione Quebec www.immigration-quebec.gouv.qc.ca/fr/index.html; Ambasciata Canada in Italia www.canadainternational.gc.ca/italy-italie/index.aspx?lang=ita..
Un blog molto utile e` Emigrare in Canada: http://canadablog-simona.blogspot.com/.

D. E`utile rivolgersi personalmente all`Ambasciata del Canada in Italia per chiarimenti, spiegazioni, aggiornamenti ?
R. No. Se sei di Roma o vicinanze e vuoi fare un giro all`ufficio visti di Via Zara, senza grosse aspettative o speranze di informazioni dirette, privilegiate o novita`, la spesa e`minima e la mancanza di una risposta puo`essere solo fastidiosa. Partire da una citta`distante, affrontare un viaggio, un pernottamento, pasti, ecc rischia di essere un sacrificio privo di risultati. Gli orari dell`Ufficio visti non sono comodi. A volte l`Ambasciata organizza sessioni informative, partecipare puo`essere utile, ma solo per ingannare il tempo. Non buttare via del denaro in un viaggio a Roma sperando di ottenere risposte o informazioni o aggiornamenti.particolari. Vai a Roma solo se sei disperato o se avverti un bisogno fisico di vedere l`Ufficio visti. Non pensare di riuscire a parlare con qualcuno al telefono. É impossibile. Non pensare di ottenere una informazione o del conforto via email. É impossibile. L`unica risposta che puoi ottenere e` “Monsieur, Votre dossier est à l'étude, nous vous prions d'être patient. Nous vous contacterons en temps et lieu. Merci”. Andare a Roma è comunque sempre un grande piacere anche solo per turismo. É stata la mia ultima vacanza.

D. C`e`un modo di controllare l`avanzamento del proprio dossier?
R. Si`, ma solo a partire dalla presa in carico della pratica da parte dell`Ufficio visti federale dell`Ambasciata di Roma. L'aggiornamento non è proprio preciso... Noi eravamo gia`in Canada quando nella nostra casella é apparso il simbolino della visita medica (effettuata 3 mesi prima). L`archivio delle domande é raggiungibile attraverso il sito del CIC ed e`consultabile solo quando si e`in possesso del numero di dossier federale che ti viene inviato qualche settimana dopo l`invio dei documenti per il visto federale.

D. Quanto costa emigrare in Quebec ?
R. Tanto. Metti insieme spese di segreteria e domanda per il CSQ, spese per segreteria e domanda per il visto federale, visita medica, spese per bolli, certificati, traduzioni, postille e autentiche, spedizione documenti, viaggio a Parigi per l`intervista con il BIQ, viaggio a Milano o Roma per la visita medica, viaggio a Roma per ritirare il visto, viaggio aereo per arrivare in Canada, assicurazione sanitaria per i primi 3 mesi. A tutto questo aggiungi la vendita di auto, mobili e altre masserizie che rimarrà in Italia e che dovrai riacquistare in Canada (il voltaggio e`110), vestiti piu`pesanti, libri, piumoni, cellulare, ecc. Fare i conti prima e`un buon deterrente con il rischio di rinunciare, per cui fai i conti alla fine, o meglio, all`inizio del nuovo mondo, o meglio ancora, MAI.

D. I documenti, i certificati, le dichiarazioni devono essere tradotti?
R. Sì. Tutti i documenti che inviate al BIQ o all'Ambasciata devono essere in francese o in inglese. Noi abbiamo fatto tradurre tutto da un interprete che ha poi giurato e autenticato i documenti (come da istruzioni dei siti). La pratica è costosa, c'è chi ha tradotto "in casa", ma io avevo paura che la pratica ci venisse ritardata/bloccata e non ho voluto rischiare.

D. Cosa ho piu`odiato dell`attesa?
R. La mancanza di informazioni e aggiornamenti, l`incertezza e l`impossibilita`di capire perche`non mi diceva niente nessuno, anche se avevo un lavoro che mi aspettava, una casa, un`auto, un`azienda canadese che scriveva all`Ambasciata per sollecitare il mio visto. Aspettare, aspettare, aspettare.

Per concludere la prima puntata con una nota di colore.
D. Cosa mi ha detto l`ufficiale dell`Immigration all`arrivo a Montreal?
R. All' ufficio di Roma non sanno lavorare. Ben arrivato.

mercoledì 3 novembre 2010

Cultura italiana

Decapitato il Faunetto della fontana in bronzo dei Satiri a Villa Borghese (Roma).
Cultura e centimetri quadrati di buongusto.





La spesa a Montreal

Emigrare, emigrare in Quebec e emigrare in Canada può essere una vera sfida anche per gli amanti dei confronti. "Questo è meglio in Italia e quello è meglio in Canada, in Canada sono gentili, in Italia maleducati. In Canda sono gentili, ma falsi, in Italia sono maleducati, ma hanno un grande cuore. Come si mangia in Italia, non si mangia da nessuna parte. La frutta e la verdura in Canada non sanno di niente." E via così. Cominciamo a sfatare alcuni luoghi comuni: le persone gentili sono ovunque, così come le maleducate. Secondo me ci sono più arroganti e maleducati in Italia. In Italia si mangia bene se sai dove andare. Anche a Montreal, anzi a Montreal mangi benissimo se sai dove andare e in una sola città fai il giro del Mondo. Però in Italia, in ogni paese trovi una specialità locale, coltivata, trasmessa di padre in figlio, curata, qui no. I formaggi italiani sono ottimi. In Quebec non esistono formaggi. Falso. In Quebec esiste una industria di formaggi spettacolari e la qualità è ottima. In Quebec non c'è vino buono. In Quebec non si fa vino, è vero, anzi se ne fa ma non è una specialità. Nei negozi SAQ (www.saq.com), la società provinciale che gestisce il commercio degli alcoolici in Quebec, si trovano ottimi vini, selezionati e presentati, a un ottimo prezzo. La spesa a Montreal? I prezzi a Montreal? Innanzitutto è bene precisare che 4 apparati gastrointestinali italiani di età variabile tra i 3 e i 45 anni stanno funzionando benissimo dal loro arrivo e questo è già un buon punto di partenza.
Passo successivo, facciamo la stessa spesa che a casa, troviamo tutto e spendiamo spesso meno, a volte poco di più per prodotti di ottima qualità, il più delle volte italiani, frequentando supermercati e negozi normali. Le mie parole si fondano su un processo basato su dati non manipolati e facilmente replicabile da tutti (presupposti spesso mancanti in pubblicazioni scientifiche di alto livello). Noi cosa facciamo? Prendiamo lo scontrino della spesa e ci sediamo di fronte al computer, ci colleghiamo al sito dell' Esselunga e scorriamo i prodotti e i prezzi. Parliamoci chiaro, il Parmigiano costa di più a Montreal (quasi il doppio), ma è buono, fatto a Reggio Emilia, stagionato 24 mesi e venduto sottovuoto. L'acqua gasata S.Benedetto o San Pellegrino costa il doppio, ma l'Italia è l' unico posto al Mondo dove l'acqua gasata costa poco (provate a Parigi). Il prosciutto crudo non esiste. Prodotti acquistati a Montreal: pasta Garofalo, Olio extravergine di Oliva Alghero, conserva di pomodoro Mutti, Effervescente Brioschi, Riso Scotti, Caffè Lavazza e Illy, Nutella, Biscotti Bucaneve, ecc.ecc. Frutta e verdura di stagione locali sono ottimi, saporiti e freschi.
Indirizzi: Supermercato PA (www.supermachepa.com), Supermercato Adonis, Supermercati Loblaws e Provigo, la Metro locale (COSTCO), supermercati Metro e l'immancabile Walmart.
Per l'inverno la scuola offre la possibilità di acquistare arance e pompelmi naturali dalla Florida con un GAS (gruppo di acquisto solidale) a 1,.58 Euro al chilo.
Vi saprò dire come sono. Buonanotte.